Uno scavo … poco fortunato

Durante una delle nostre peregrinazioni in Apuane abbiamo intercettato un buco che pareva essere animato da aria … dai … siamo più o meno a 1200 m di quota … magari va

Naturalmente il buco non è a misura d’uomo, mai niente è così facile, però non è impossibile da raggiungere anche con il materiale: con un fuoristrada si arriva a circa 20 minuti in discesa che in salita diventano una mezz’ora … fattibile!

Aizziamo il Sassa, che è il nostro “cercagrotte” ufficiale, e ci mettiamo d’accordo per fare un tentativo esplorativo sabato 25. Siamo in 5: il Sassa, Michele (o Sassa junior), Elena, io e colui che colpevole di aver avvistato l’ingresso si sente in dovere di accompagnarci.

Siamo piuttosto carichi, il Sassa più di tutti perché da vero esploratore non ha tralasciato nulla … se va … entriamo sicuro!

Sulla jeep non ci stiamo tutti ed in 2 facciamo una parte della strada di avvicinamento a piedi. Raggiungiamo gli altri che vagano cercando il buco troppo in alto … è più giù!

Sassa scrolla la testa … più giù è scisto, non promette niente di buono.

Arriviamo sul buco e quasi quasi il Sassa vorrebbe tornare subito a casa, ma il suo istinto di scavatore ha il sopravvento e … scaviamo. O meglio lui scava e noi facciamo i supporter, cioè parliamo, passiamo gli attrezzi e basta!

Ci peritiamo anche di fare di fare un po’ di sicura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

forse non è da manuale … 🙂

Comunque dopo un paio d’ore di lavoro e qualche zecca, l’ingresso è domato, ma il passaggio non è ancora agevole.

Il Sassa per riposarsi pianta 2 spit e si cala di lato convinto di trovare un ingresso nella vicina parete verticale collegato con il nostro buco.

Nel mentre che lui si riposa, noi procediamo a rendere più percorribile il primo pezzo che ha spigoli scomodi da superare; quando ritorna si può calare per 4/5 m.

Scende poco convinto e torna su consapevole che il buco continua, ma è stretto e franoso in modo non raccomandabile e con la convinzione che comunque l’aria che si sente è il vento che colpisce la parete e si convoglia nelle molte piccole fratture fino a riarrivvare all’esterno nel punto dello scavo.

Raccogliamo tutto il materiale e rientriamo alla macchina.

Anche se non abbiamo trovato nulla ci siamo divertiti ed abbiamo passato una giornata, di quasi sole pieno, in compagnia.

Al prossimo buco da esplorare …anche se io e Elena non siamo di grandissimo aiuto materiale, il nostro contributo è più morale che fattivo, almeno in una fase così iniziale!

Licia

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2 Risposte a “Uno scavo … poco fortunato”

  1. Ragazzi,
    a prescindere se va o non va, bella o brutta…
    RILEVATE e ACCATASTATE!
    Per averne memoria e storia.

    aloha
    danilo

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