In trasferta in quel di Como

Praticare la speleologia consente di conoscere, in occasione di corsi e altri eventi, molte persone, anche di posti diversi, con cui si può instaurare un proficuo “scambio” di grotte. E’ quello che ci è successo con alcuni ragazzi di Como, conosciuti diversi anni fa da Andrea B. e che sono stati miei compagni di “sventure” durante un corso di tecnica, che siamo andati a trovare lo scorso fine settimana.

L’ospitalità è stata veramente sorprendente (a sfatare il mito che sia una prerogativa di latitudini più basse…): siamo stati ospitati tra gli agi e le comodità (grazie ancora Mario!), siamo stati accompagnati a fare giri panoramici sul lago e dintorni, abbiamo mangiato dei fantastici pizzoccheri fatti in casa!!

A causa delle abbondanti piogge dei giorni precedenti non abbiamo potuto andare in Stoppani, ma l’alternativa (Area 58 sempre del complesso del Pian del Tivano) è stata comunque molto bella.

La progressione in Area 58 è caratterizzata da un (bel) po’ di fango che ha fatto fare qualche scivolata a noi abituati al “secco” , saltini corti (per mia gioia) tutti già armati (altra gioia, visto la leggerezza dei sacchi), armi comodi (ennesimo motivo di gioia) e soprattutto tanta acqua sotto forma di laghetti (anche abbastanza profondi), cascatelle, rivoli in meandri (quelli un po’ meno piacevoli).

Il giorno seguente, con in corpo quantitativi industriali di pizzoccheri, siamo andati a fare un giro tranquillo nel complesso Tacchi/Zelbio. La Tacchi ha delle bellissime rocce lucide e scure scavate dall’acqua (perdonate l’approssimazione, non son un geologo..) e la zona delle rapide è veramente scenografica, presa dall’entusiasmo mi sono pure offerta di disarmare (ben due pozzi ..).

Ancora grazie ragazzi (Lorenzo, Maurino, Mario, Alessandra, Marco, Michele, Raffaele, Milena) per l’ospitalità e la compagnia sia in grotta che fuori, ora tocca a noi ricambiare!

A breve meravigliose foto a documentare il bel week end passato assieme.

 

E.S.

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