Spesso gli appassionati di speleologia hanno anche altre insane passioni, come quella del torrentismo (chi più, chi meno…) e quando arriva il caldo la tentazione di tuffarsi in una pozza di acqua ghiacciata è alta.
Così ieri io e Licia, accompagnate dalla vigile e rassicurante presenza di ben due VV.FF., siamo partite alla volta del Rio Prialunga, in quel del Parco del Beigua. L’avvicinamento è stato tranquillo, non si son visti i temuti tafani e dopo qualche errore di bivio in breve tempo siamo arrivati all’accesso basso del torrente e abbiamo subito affrontato la parte più difficile di un’uscita di torrentismo…mettersi la muta!
Il percorso si è rivelato molto bello, ricco di calate non preoccupanti perché la portata dell’acqua non era alta (per la gioia mia e di Licia, meno per gli altri due…), peccato i pochi toboga (io ho provato a farne uno praticamente sulle rocce e ne porto ancora i segni…) e le alghette viscide che ci han fatto prendere qualche “culata”.
Alla fine del percorso una pozza bella profonda ci ha permesso di fare anche un tuffo senza l’ingombrante presenza della muta…molto breve un pò per il freddo, un pò (per me) per l’avvistamento qualche pozza prima di un bel serpentello d’acqua.
E.S.
