Domenica scorsa abbiamo accompagnato una nutrita schiera di giovani alpinisti (ben 17…) alla Buca del Rocciolo di Renara (MS). La gita ha visto gli accompagnatori speleo impegnati in diverse prove. La prima prova è consistita nel regolare l’attrezzatura a tutti i ragazzi, seguita dal far arrivare tutti sani e salvi all’ingresso della grotta nonostante il terreno scivoloso e sdrucciolevole e, una volta dentro, dal non perdere nessuno in meandri e biforcazioni varie, vista anche la loro ridotta dimensione. Anche i ragazzi sono stati messi alla prova fin dall’ingresso della grotta, dalla pendenza dello scivolo iniziale e da certi passaggi stretti e un po’ scomodi. Abbiamo visitato laghetti e saloni, abbiamo visto diversi tipi di concrezioni e anche alcuni pipistrelli (che abbiamo cercato di disturbare il meno possibile, anche se alcuni sembravano essersi messi apposta dove dovevamo passare..) e abbiamo “giocato” con la sabbia sul fondo.
E così alla fine li abbiamo riportati alla luce… affamati, sporchi, ma molto divertiti e questo ci ricompensa sempre delle “fatiche” che affrontiamo quando l’uscita in grotta non prevede pozzi profondissimi e pendoli disassati, ma la gestione di tante piccole teste pensanti.