La Buca del Baccile, in quel di Resceto, era una delle mete previste per l’ultimo corso di speleologia del nostro gruppo, ma le condizioni atmosferiche ci hanno costretto ad orientarci verso altre cavità.
Domenica 20 maggio, abbiamo finalmente portato alcune delle nuove leve speleologiche a visitare una parte di questa grotta.
La squadra è così composta
Ex allievi: Veronica e Giuseppe (Nico impossibilitato perchè invitato d’eccezzione al royal wedding, Daniele occupato perchè di turno a ninnare i figlioli).
Speleologi più maturi, (alcuni tendenti al marcio): un redivivo Sergio Marchini in splendida forma, Massimo, Serena ed il sottoscritto.
Giunti a Resceto, ci incamminiamo sotto uno splendido e cocente sole e arriviamo all’ingresso dopo i canonici 30 minuti di avvicinamento, sudati come anguille nella bagnola.
Preso fiato ci accingiamo ad entrare , Sergio e Massimo davanti ad armare, in mezzo gli altri, io in fondo a raccattare eventuali dispersi.
Si va verso il fondo passando per gli scivoli, destinazione il sifone terminale.
L’acqua del sifone, limpidissima e verde smeraldo (o fluorescina?) invita a fare un tuffo.
Dopo esserci rifocillati ripartiamo in salita. L’obbiettivo di visitare anche le gallerie della sabbia sfuma visto l’orario, con disappunto di Veronica e Giuseppe che, ormai lanciati, sognano campi interni e permanenze mensili.
Al ritorno mantengo la posizione arretrata e disarmo.
Giunti in paese facciamo tappa alla casa del popolo per una merenda, dove i novizi esprimono il desiderio di partecipare a campi estivi di esplorazione, corsi d’armo e financo di tecniche di disostruzione.
Quanto entusiasmo.
Il tempo si imbrusca, torniamo alle macchine e rientriamo a casa sotto un diluvio, con tanto di tuoni e grandine.