Uscita Sguilla – Lo scrigno del Borsa

Sabato primo di aprile, una bella giornata di sole, siamo in sei, due Genovesi un Pratese e tre Spezzini, cosa si fa? Beh! andiamo a vedere lo scrigno del borsa. Sul catasto grotte è segnata come risorgenza del torrente omonimo, sviluppo di più o meno 900 m, dislivello 10 m, vicino al paese di Disconesi, bene andiamo. Appuntamento a San Pietro Vara per un caffè e si riparte alla volta del paese. Ho delle indicazioni su come arrivare all’ingresso: “alla chiesa prendi sentiero sulla sinistra che porta sul greto del torrente, risali torrente fino ad incontrare un ramo in secca sulla sinistra, risali per una ventina di metri e trovi ingresso” Bon, facile no?. Il sentiero si perde dopo poche centinaia di metri nei castagneti, si rotola in fondo al canale e si arriva sull’acqua. Prendiamo il primo ramo secco sulla sinistra seguendo una traccia immaginaria, mentre altri rami secchi appaiono in lontananza. Ahimè, fortunatamente abbiamo la tecnologia, il gps, le coordinate e la mappa, ingresso trovato. Ci si cambia, tuta e sottotuta, niente imbraco niente attrezzatura una girata tranquilla.

Dopo il passaggio a misura d’uomo, una sorta di collo d’oca, nella sabbia, la grotta subito si allarga in gallerie di crollo fino ad arrivare sull’attivo dove probabilmente nel periodo di secca è percorribile, ma oggi no. Si risale in passaggi tra blocchi di frana e si riapre un’altra galleria più concrezionata che si conclude con una corda che risale, facile da arrampicare. Poco dopo si decide di tornare indietro, per fare qualche foto, la parte principale della cavità pare essere stata percorsa. Direi di andare a mangiare i Panigassi eeh?

Si però belin comu se sghiscia! eh no come si sguilla (pratese).

Raffa, Scarabocchio, Ale, Il ruvido, Jack e K.

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