CASSANA, il racconto di chi c’era

Relazione uscita del 11.11.2018

Dopo una settimana di incertezze meteo decidiamo di chiudere alcuni obbiettivi a Cassana : il rilievo e una risalita individuata l’uscita precedente. Siamo in 4: Veronica, Giuseppe, Antonio amico del GSAV ed io. Appuntamento alle 9, nei tempi speleo, dal pino al bivio per Quaratica, fermata per colazione e caffè, per le 10:30 siamo a destinazione. La notte è piovuto a dirotto e il tempo è ancora incerto e questo mi fa temere di trovare il primo passaggio dell’ingresso semi allagato. Cassana non è proprio pulita come una grotta apuana, ma al contrario piuttosto fangosa, il che significa essere ben disposti ad imbrattarsi. Fortunatamente l’ingresso artificiale è asciutto e procediamo con la progressione verso il primo obbiettivo concedendoci prima un giro turistico dell’anello attivo/fossile per Giuseppe ed Antonio. Giunti a destinazione prepariamo velocemente il materiale, sarà Veronica a provare per la prima volta una risalita in artificiale. La risalita non è lunga, ma per evitare le concrezioni si decide di partire arretrati. Veronica sparisce sotto la moltitudine di materiale appeso e, armata di trapano, posiziona il primo ancoraggio, passa la corda, mette la staffa e sale al frazionamento mentre le faccio sicura; in spaccata si prepara per posizionare il secondo ancoraggio e comincia a forare, quasi al termine del foro il piede destro perde la presa e pendola sul frazionamento a cui era assicurata, fortunatamente il trapano e la punta rallentano la caduta che si risolve senza conseguenze. Veronica si riprende subito e, agguerrita più di prima, vuole continuare. La punta risulta inutilizzabile, ma riesce comunque a posizionare un altro ancoraggio e poi utilizza un naturale; a questo punto in arrampicata conclude la risalita. La condotta che si intravedeva dal basso chiude miseramente dopo pochi metri… bella prova, ma sfortunata. Rifatti i sacchi procediamo verso il ramo Crazy Horse, arrivati alla corda di risalita molliamo tutto alla base del saltino e risaliamo con la sola strumentazione da rilievo e percorriamo tutto il tratto facendo attenzione alle concrezioni: un vero cadeau che regala questa grotta. Iniziamo il rilievo della parte finale del ramo; un breve ripasso su come procedere all’acquisizione dei dati e partiamo spediti: Giuseppe al posizionamento dei caposaldi, Veronica con il distox per l’acquisizione dei dati che, trasferiti nel palmare gestito da me, ci restituiscono in tempo reale il rilievo. Un bel lavoro di squadra che in breve riusciamo a finire con il risultato di 190 m di rilievo e con la chiusura della poligonale alla base del saltino di partenza. Recuperati i sacchi e riposti gli strumenti ci avviamo verso l’uscita; alle 18 siamo di ritorno. Non resta che godersi una birra fresca e una pizza a S. Benedetto.

Paolo


Foto di Gianni Dellavalle

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