Alla ricerca di “buchi” in quel di Campocecina

30/12/2016

Partecipanti: Andrea Sassarini, Elena Scaffardi

 

Visto che l’influenza e altri malanni di stagione ci hanno decimato e impedito di andare in grotta, abbiamo ripiegato, essendo rimasti solo in due tapini, su un’uscita in esterno alla ricerca di grotte accatastate nella zona di Campocecina, zona che ispira molto il Sassarini (alla ricerca del grande complesso carsico del Monte Sagro, eheheheh..). Armati di un gps malfunzionante, ma di tanta buona speranza, ci siamo diretti all’Acquasparta alla ricerca del C4, che doveva essere molto semplice da individuare..cosa che naturalmente si è rivelata falsa…dopo infruttuosi tentativi e colpi al gps, abbiamo deciso di ripiegare su un giro esplorativo in bosco e ci siam ritrovati sul sentiero 40, dove in bella vista (e da me sempre ignorati..) ci sono due buchetti che potrebbero essere rivisti. Tornati al punto di partenza, abbiam riprovato ad individuare la buca C4 e abbiamo fatto una assai triste scoperta…la grotta (registrata al catasto toscano) è stata adibita a latrina con tanto di pezzi di lamiera, assi di legno, pezzi di fogli di giornale e altri elementi che è meglio tacere, ma facili da immaginare…

Per riprenderci dallo shock subìto, ci siamo diretti alla foce di Pianza alla ricerca della Buca dei menhir (addirittura avevamo ottimisticamente preparato una corda da 90 mt .. lasciata naturalmente in macchina, vuoi per l’ora tarda, vuoi per il mal di testa in crescendo del Sassa). Al gps avevamo cambiato le batterie, ma nonostante questo non ci è stato di molto aiuto..visto che indicava un punto da tutt’altra parte rispetto a quello che ci era stato indicato. Facendo un po’ di saliscendi dal versante stile cane da caccia (o, più precisamente, “da buchi”) siamo riusciti ad individuare la buca che soffiava una bell’aria calda e ci siamo riproposti di scenderla a breve (quando i malaticci si saranno ripresi..).

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