Equi e la sua grotta!

Invogliati il lunedì di Befana, abbiamo deciso di fare un giretto “esplorativo”.

Diciamocelo, siamo andati a vedere dove altri erano già stati, ma un tentativo di nuovo l’abbiamo fatto … piccino picciò, ma ci si è provato.

O meglio ci ha provato il Kunze, io gli facevo sicura. Ha avuto un bel coraggio!

Dal basso sembrava che il buco potesse continuare, ma una volta giunto in alto Paolo si è reso conto che per continuare bisognerebbe agire violentemente su una frana concrezionata e che comunque al di là del punto molto stretto non c’erano segni di agevoli passaggi … come si dice in gergo: “chiude!”

In questa breve risalita abbiamo consumato quasi tutto il materiale che ci siamo portati dietro, in termini di spit. Non sapevamo cosa aspettarci, nessuno di noi ci aveva mai frugato, ad eccezione di una piccola digressione del Kunze e del Sassa durante la Befana dello scorso anno.

Un poco più indietro io mi sono azzardata a salire su una corda in loco da x anni con x maggiore di 15 sicuramente. La corda è legata ad un ancoraggio naturale (una stalagmite) e rimandata a monte su un altro ancoraggio naturale. Non mi sono fidata ad andare più a avanti. Sembra che la galleria continui in alto, più larga che in basso, molto concrezionata. Bisognerebbe attrezzare un traverso alto e vedere se si supera la zona franosa che abbiamo risalito prima, magari risalendo ancora.

Siamo poi andati a vedere i vari sifoni che ci sono lungo il percorso turistico, molto belli tutti. Fa impressione quello più grande, sia per dimensioni, sia per profondità.

Dove arriva l’acqua comunque arriva anche l’immancabile marmettola 🙁

Un giro breve, ma piacevole insieme a Serena, Giuseppe (il marinaio), Stefano (marinaio pure lui!), Kunze ed io e con Francesca e Germano che ci hanno aperto ed accompagnato, raccontandoci tutto quello che sapevano della grotta e delle esplorazioni precedenti.

Licia

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