Domenica d’agosto che caldo fa….

Il mese di agosto è per antonomasia poco produttivo in tutti i campi per clima, ferie e altre amenità, ma noi del gscs non ci arrendiamo facilmente e anche nella più torrida canicola partiamo alla volta di nuove mirabolanti avventure…che a volte finiscono anche un pò a ramengo..

2 agosto:

Si decide di ritentare la discesa di un pozzetto a Topolinia abbandonata qualche settimana prima per le piogge torrenziali, siamo io, il kunze, Veronica e i pisani Marco e Raffaele. Tutto va a meraviglia (belle sale sabbiose e meandri strettini strettini..) finchè il destino crudele decide di metterci lo zampino e Veronica si trova a librarsi nel vuoto per quei tre metri che non fanno certo piacere, il kunze scatta in modalità soccorso e in men che non si dica in due ci dirigiamo verso l’uscita mentre la stoica Vero viene badata (per una volta non è lei a badare agli anzianotti…) dal K e Raffaele. Tutto è bene quel che finisce bene e l’uscita avviene in autonomia (sospetto che le abbiano pure fatto disarmare il pozzo d’ingresso…), dopo aver allertato questure, soccorsi alpini e forse anche la guardia costiera (l’esperienza insegna..).

7 agosto:

Io e Nico abbiamo partecipato a un monitoraggio in ausilio a Licia e colleghi in Corchia in zona pozzo della fangaia che ci ha molto divertito (soprattutto il post grotta alle polle del malbacco!). L’arrivo al punto di campionamento è stato allietato da un bel passaggio del nodo (“me lo ricorderò?in che parte del manuale tecnico era più questa manovra…”) e il rientro ancor di più da una discesa su bloccanti dovuta a restringimenti di lunghezza di ataviche corde che risalgono probabilmente al cretaceo superiore. Durante le ore di attesa del campionamento abbiamo giocato a fare gli scienziati prelevando campioni di marmettola e acqua, non prima di aver tentato utilizzi impropri di ruscelli sotterranei.. 

18 agosto:

Visto che si sa che dopo uno shock è bene ritornare al più presto sul luogo del “delitto” il Kunze propone un  giretto al 19°/zona Romean per vedere l’effetto che fa sulla infortunata Vero ( le ore di pronto soccorso hanno rilevato niente di rotto, ma una bella contusione muscolare alla schiena..) il ritorno nell’abisso e per verificare la presenza di eventuali passaggi di acqua in alcune zone di sfondamento (se ho capito bene…). Si aggiunge a noi Cesare del gsav, non sapendo, aihlui, di essere capitato in un’uscita di riabilitazione e sostegno piscologico, ma il posto è talmente bello e la compagnia talmente simpa che il resto non conta.

Il secondo obiettivo non ha dato alcun risultato, ma il primo è stato ampiamente raggiunto, tanto che sulla via del rientro la Vero ha preso il via e ci siamo rivisti giusto all’uscita.

Il tempo di arrivare alla macchina, fare un finto stop dalla (ex, direi ormai…) Piera e si festeggia la buona riuscita dell’uscita a suon di spritz e birrette dalle (ex, direi ormai..) tettone. 

 

 

Elena S.

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